martedì 23 febbraio 2010

La prova definitiva sull'economicità del nucleare

Chi farà il nucleare in Italia? C’è la società Sviluppo Nucleare Italia, costituita da Enel e dalla francese Edf. E per ora nessun altro.
Si parla di una seconda cordata appoggiata alla Westinghouse, che detiene la tecnologia del reattore AP1000, alternativo all’EPR su cui punta Enel. Ma per ora se ne sta solo parlando.
Il bello è quando si cerca di capire dove sarebbe l’interesse di questa seconda cordata.

Enel e Edf dichiarano di puntare a 4 reattori da 1.600 MW. Che sono la metà di quanto programmato dal Governo, ma costituiscono pur sempre un obiettivo ambizioso nella situazione attuale, viste le difficoltà che già si prospettano con chiarezza per la realizzazione anche solo di una centrale.
Inoltre Enel e Edf dichiarano di essere in grado di reperire autonomamente i necessari finanziamenti, e anche questo può creare qualche problema all'eventuale seconda cordata, perché si tratta di cifre di tutto rispetto (4-5 miliardi a centrale), che certamente non prosciugano i canali finanziari, ma di sicuro li drenano niente male.

Tuttavia, secondo autorevoli osservatori finanziari, sono parecchie le aziende interessate alla famosa seconda cordata. A cominciare da  A2A, che è la seconda società elettrica italiana dopo Enel e la prima nel settore dei rifiuti. Il motivo? «Perché il nucleare affidato alla sola Enel significherebbe azzerare il mercato libero» secondo quanto dichiarato dal presidente del consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, e riportato oggi nell’inserto “Affari&Finanza” de La Repubblica. Nel quale si precisa: «In altre parole, le utility temono che l’eventuale energia prodotta dalle centrali nucleari consenta ad Enel di offrire energia a prezzi più bassi, mandando fuori mercato tutti gli altri produttori che non hanno l’atomo nel mix delle loro fonti di energia».

Viene da ridere a leggere queste cose. Questi sono industriali seri, cui magari non frega niente dell’ambiente in cui dovranno vivere i loro figli e nipoti, ma che ai libri contabili, ai bilanci da presentare ai propri azionisti sono sicuramente molto interessati. Eppure dobbiamo proprio pensare che di economia e di finanza non capiscano davvero niente. Altrimenti come potrebbero pensare che, con il nucleare, Enel possa offrire energia a prezzi più bassi? Non sanno farsi due conti in tasca? Non sanno che il nucleare è antieconomico? Non capiscono che è «Un’impresa senza futuro», come riferiva ieri il quotidiano ecologista Terra?

Beh! L’alternativa è che gli industriali quanto meno i conti se li sappiano fare. E che quindi, per lo meno dal punto di vista dei costi, le sciocchezze che continuano a ripetere gli antinucleari – ecologisti ideologizzati o politicanti interessati che siano – sono appunto sciocchezze.

Tra le due alternative scegliete voi.

6 commenti:

  1. ma gli industriali non sbagliano..ora come ora il nucleare produce energia eletricca a costi inferiori. peccato che non vengano prese in considerazioni alcune cose nelle stime.1: l'altissimo costo dello smaltimento dei rifiuti,2: il costo dell'uranio fra 10 e più anni.anche l'uranio non è infinito e già ora si stanno costruendo decine e decine di centrali che richiederannno uranio e questa domanda chiaramente farà schizzare in alto i prezzi,3_ i costi sono stimati in 4/5 miliardi il problema è che le stime non sono mai corrette. nel senso che i costi finali sono più alti, insieme a ritardi vari. tutte cose che indicideranno sul costo dell'energia..
    il nostro errore è stato il referendum degli anni 80..e l'errore sarà tornare ora al nucleare..o avremmo continuato dagli anni 80 o tornare ora non è più economico

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  2. leggi qua:
    http://www.world-nuclear.org/info/inf02.html
    uranio a 120$ ed incide per 0.3c$/kWh ili costo dell'uranio (coi processi intermedi si arriva a 0.71c$)

    porta l'uranio a 300$ ed il kWh per la parte combustibile ti arriva a poco più di 1c$ mentre le riserve sono moltiplicate per 10 (tutti i fosfati sono ad un prezzo attorno ai 250$ e ci sono tutte le miniere non convenienti oggi). questi costi della componente combustibile sono anche avvalorati dal MIT, che afferma che il 80% del costo del kWh è dato dall'impianto. se si fa in fretta, senza proteste popolari che rallentano ed altro, è la fonte più economica e DA SUBITO. se ci sono proteste.......vuol dire che siamo in italia

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  3. in finlandia senza proteste popolari sono in ritardo di 2 anni mi pare..in italia anche senza proteste popolari i costi aumentano a dismisura e i ritardi saranno infiniti...senza contare che saranno pronte cmq non prima del 2020-2022...io punterei su altro....nei costi non viene mai compreso il costo dello smaltimento..in quel 20% rimanente non c'è dentor lo smaltimento. senza contare i problemi anche ecologici di smaltimento...

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  4. il reattore finlandese era prototipo. infatti il secondo edil terzo reattore non hanno ritardi e quest'anno e quello prossimo ne sono in programma almeno 3.

    perche quel costo si paga sulle bollette man mano che si utilizza la centrale, te quando comperi l'auto paghi anche il costo del demolitore? il costo della carbontax ancora non si paga se no vado errato....

    problemi ecologici, un cilindro di 4m di altezza e 2m di diametro contiene tutte le scorie di una decina di anni di funzionamento di un reattore da 1GW, ti inviterei a controllare quanti sono i rifiuti non smaltibili per il fotovoltaico che abbia prodotto la stessa quantita di energia

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  5. http://mondoelettrico.blogspot.com/20

    http://www.unonotizie.it/4149-nucleare-i-reattori-che-si-vorrebbe-costruire-in-italia-hanno-gia-fallito-in-finlandia.php

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_europeo_ad_acqua_pressurizzata
    la parte sui reattori in costruzione...

    se permetti 4m di altezza e due di diametro(fossero anche solo 1x1) non li puoi stoccare dove vuoi. hanno una pericolosità maggiore rispetto ai rifiuti convenzionali. inoltre non si produce energia rinnovabile..e come dice uno dei link andranno in uso tra molto tempo, quindi quando prezzi delle materie prime saranno ulteriormente aumentati, e per quanto riguarda inquinamento sarà passato ancora troppo tempo

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  6. non trovo più quell'articolo (quindi è per questo che non lo ho messo in wiki) ma i ritardi sono sia per le difficoltà procedurali finlandesi (TUTTI i reattori finlandesi sono notevolmente differenti dagli omologhi costruiti in altre parti del mondo) e poi da cambiamenti di progetto, sia da parte dell'AREVA che da parte della finlandia. ad esempio il progetto ha 2 scudi di cemento armato, la finlandia ne ha fatto fare un terzo, e non puoi metterci una coperta di cemento dello spessore di mezzo metro come se nulla fosse.

    poi è il primo reattore iniziato in europa nell'ultimo ventennio (se consideriamo quelli finiti, l'ultimo è del 2005 se non ricordo male, 2002 per uno francese ed uno ceco), quindi tutte le industrie si dovevano riorganizzare per il programma nucleare. se in italia prima del referendum c'era un migliaio di aziende con certificati per operare nel nucleare, ora ne rimane qualche centinaio.


    gli americani li stoccano praticamente ovunque quelli, siamo in europa che ci fasciamo la testa per qualsiasi cosa. in europa quei stessi cosi li mettiamo in bunker antiaerei, ma quei cosi sono studiati per resistere a cadute da qualche centinaio di metri senza rompersi e provocare fuoriuscite (solo deformazioni), essere messi sui binari della ferrovia ed essere colpiti da un treno e non rilasciare radioisotopi all'esterno.

    non per sfatarti un mito, ma proprio l'utilizzo di quei cask rende il nucleare già molto rinnovabile, in base alla disposizione del combustibile un EPR diventa autofertilizzante anche se ad acqua leggera, il riprocessamento genera plutonio NON weapons grade che è reintrodotto nel circolo dell'energia. se con i vecchi reattori ogni 7 barre esauste se ne faceva una nuova, con i reattori nuovi ne servono di meno per produrre un nuovo elemento di combustibile, quindi si deve estrarre meno materiale.

    se aumentano i prezzi delle materie prime, i primi a finire stritolati saranno le rinnovabili. cercati le miniere di litio, di platino, di neodimio per quanto dureranno con i prezzi attuali.

    poi guarda qui:
    http://www.world-nuclear.org/info/inf02.html
    e prova a calcolarti con un prezzo dell'uranio raddoppiato a quanto arriva il kWh-atomo. ma ricordati che con un prezzo raddoppiato te hai 10 volte più uranio da estrarre, in primis quello dai fosfati, che già oggi sono utilizzati per i fertilizzanti ma senza estrarci da dentro l'uranio.

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