mercoledì 3 febbraio 2010

Elettricità: sicurezza garantita solo fino al 2020

Di grande interesse l’ultimo rapporto di previsione dell'Ensto-E (organismo di coordinamento di 42 gestori di rete di 34 Paesi europei) sull'adeguatezza della capacità di generazione elettrica in Europa nel periodo 2010-2025.

Secondo il rapporto (consultabile qui, in inglese) l'equilibrio tra domanda e offerta di elettricità in Europa non presenta rischi fino al 2020 grazie agli investimenti effettuati e in corso. Tuttavia serviranno circa 70.000 MW in più nei prossimi anni se si vogliono conservare gli attuali margini tra capacità e domanda, che altrimenti inizieranno a restringersi a partire dal 2015.

Entso-E prevede (pur tenendo conto della crisi economica) una crescita della domanda elettrica al 2025 di circa il 27-28% rispetto all’attuale.

70.000 MW sono una bella cifra: più dell’intera potenza mediamente disponibile in Italia.
Per coprire la quale in Europa ci sono diverse opzioni, a partire dalle rinnovabili, previste in forte aumento. Un aumento che però contribuirà a incrementare il già forte aumento degli impianti termoelettrici convenzionali, indispensabili anche per coprire l’intermittenza della produzione rinnovabile.>
Ma in Italia?  Nel nostro Paese - secondo Entso-E – da oggi al 2025 verrà realizzata una nuova potenza termoelettrica di circa 10.000 MW. Inoltre aumenteranno le importazioni di energia nucleare da altri Paesi, mentre le rinnovabili dovrebbero registrare un incremento di potenza di circa 17.500 MW (di cui 4.000 eolici).
Con tutto ciò, dopo il 2020 l’equilibrio tra domanda e offerta comincierà ad essere sempre più critico, con margini di sicurezza che dal 2023 circa saranno affidati solo alle importazioni.

Ci sembra che questo scenario dovrebbe essere tenuto ben presente da quanti ritengono che un accelerato sviluppo del nucleare non sia indispensabile oggi nel nostro Paese.

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