mercoledì 9 dicembre 2009

A noi il deposito nucleare!

Ieri l'altro il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha diffuso una supposta lista di siti dove potrebbero essere realizzate le previste centrali nucleari italiane. Che è una notizia niente male, visto che il Governo non ha ancora definito i criteri con cui i siti potranno essere scelti.

Nella lista di Bonelli i siti sono 7. Ma è un fatto che non ci voglia molta fantasia a capire dove potranno essere costruite le centrali. Come spiega molto bene un articolo del Corriere della Sera di oggi,  in Italia, per un motivo o per l’altro, le possibili aree sono una decina o poco più. All’interno delle quali uno può scegliere tra i vari comuni quasi a caso, visto che 10 o 20 km di distanza non è che faccia molta differenza. L’importante però – per Bonelli, immagino – è cominciare a mettere un po’ di paura alla gente, in vista della «mobilitazione democratica delle popolazioni per dire no alle centrali nucleari» annunciata dal comunicato dei Verdi.

La cosa mi fa pensare alla Svezia. E non per il fatto che lassù nel 1980 un referendum stabilì la graduale chiusura entro il 2010 di tutte le 12 centrali nucleari allora in servizio nel Paese. Solo che da allora è stato fermato solo un reattore e per motivi di anzianità, non come conseguenza del referendum. 11 reattori sono ancora in servizio e numerosi recenti sondaggi hanno rivelato che la maggioranza dei cittadini è ora favorevole sia a mantenere gli impianti esistenti, sia, eventualmente, a farne di nuovi. Tanto che il Governo non solo non hai mai più parlato di chiudere alcunchè, ma le scorse settimane ha anche ufficialmente annuciato che è pronto ad autorizzare l'allungamento della vita di progetto prevista per le centrali esistenti.

No. La questione dei siti italiani mi fa pensare alla Svezia per via che il Governo di Oslo ha recentemente stabilito il sito dove realizzare il deposito definitivo dei rifiuti nucleari. Dopo sette anni di riflessioni e dibattiti è stata scelta la cittadina di Osthammar.
Ma – udite udite – per vedersi assegnare il sito, per sette anni la municipalità di Osthammar si è dovuta accanitamente battere contro altre municipalità che il deposito lo avrebbero voluto nel proprio territorio. E in particolare contro la cittadina di Oskarshamn, che fino alla fine ha lottato al grido di “a noi il deposito nucleare”.
Ma forse tutto ciò non conta. Si sa: gli svedesi sono scemi!

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