lunedì 22 marzo 2010

Filonucleari in fondo a sinistra

Parlando con amici, colleghi e qualche politico noto con piacere (ma anche con molte perplessità di metodo) che, sotto sotto, anche a sinistra sono molti ad essere convinti della necessità dell’energia nucleare in Italia.
Inevitabilmente, per ora, la parola d’ordine è fare politica per guadagnare consensi, contrastando il Governo praticamente su tutto, ma soprattutto sugli aspetti ritenuti di maggior presa sull’opinione pubblica.
Quindi: no al nucleare in linea di principio e certamente mai e poi mai nel nostro Comune, nella nostra Provincia, nella nostra Regione.
Tuttavia, ripeto, constato che sono in molti a ritenere che si tratti di una necessaria posizione strumentale, perché (sento dire sottovoce) in realtà … a ben vedere … se si tiene conto della situazione energetica generale … insomma, forse il discorso nucleare lo dovremo riprendere.

E come? – chiedo io – dopo questo popò di campagna antinucleare?

E qui cade l’asino, perché la soluzione non viene immediata. Ci si limita a qualche “vedremo”.
Comunque, a rafforzare la mia constatazione che una cosa è l’antinuclearismo preelettorale, altro sono le convinzioni reali, cito un articolo se non proprio filonucleare, per lo meno molto possibilista che ho trovato dove proprio non me l’aspettavo, cioè in ambienti della sinistra meno integrata. Come almeno giudico Rinascita, che nella testata si definisce “quotidiano di sinistra nazionale”. E poi ancora, nella migliore tradizione della sinistra radicale (dove le idee non sempre sono del tutto chiare), si definisce ancora, nel proprio manifesto programmatico, “L'unico quotidiano italiano, fuori dalla massa, che ha il coraggio di dire le cose come stanno realmente, senza trincerarsi dietro un politicamente corretto che distorce ad arte la realtà. Libero da una informazione univoca mediatica di stampo ed interesse filoamericano, Rinascita è apartitico e laico, lontano da interessi politici di destra e di sinistra e da gruppi ed ambienti ad essi legati”.
Riporto qui la parte conclusiva dell’articolo Una nuova era mondiale per il nucleare  pubblicato da Rinascita l’8 marzo.

«Resta il fatto che l’Italia non si può permettere di rimanere esclusa da uno sviluppo del nucleare, sia dal punto di vista della realizzazione pratica che da quello teorico. Non possiamo rinunciare ad essere esclusi dalla disponibilità dell’utilizzo di una tecnologia che avrà enormi ricadute su tutto il nostro apparato industriale. E allo stesso tempo non possiamo rinunciare a far crescere quadri di ingegneri e tecnici specializzati capaci di gestire il nucleare di “terza generazione” e di preparare, quando sarà, la nascita di quello di “quarta generazione”, basato sulla fusione nucleare, quindi sull’idrogeno, un’energia pulita e inesauribile».

la foto è tratta da http://italianimbecilli.blogspot.com/

3 commenti:

  1. la vedo male per la povera italia......

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  2. Non vorrei deludere, ma "Rinascita" è una rivista di ultra-destra "sociale" (l'espressione "sinistra nazionale" era un po' una spia!), fondata da un antico "nazi-maoista" come Ugo Gaudenzi. Questa volta è in fondo a destra... :(

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  3. Infatti - Si straquota Magar. Oltre a Rinascita... il travestitismo riguarda anche molte "infiltrazioni ambientali"... "Fare Verde", "Fronte Verde", "MDAP", ecc... Oltretutto si sono anche appropriati dell'immagine del Che... ed infondo il devizionismo non è certo un dato di fatto dell'ultima ora (anche se in continua espansione) anche se di recente imperversa di tutto... magari in nome della "$ovranità Monetaria" dove hanno contaminato movimenti e addirittura sedicenti anarchici...

    Ma tutto questo NON deve sorprendere... Basti pensare a chi è che ha introdotto (realmente) in Italia, nel 1968, la "solidarietà all'OLP di Arafat....

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