mercoledì 30 dicembre 2009

Copenaghen: l’unica buona notizia è stata per il nucleare

Come noto, l’esito della conferenza mondiale sul clima di Copenaghen è stato tutt’altro che esaltante, praticamente da ogni punto di vista. Ma soprattutto - in particolare per le aspettative europee - la mancanza di un accordo vincolante sulle emissioni di gas serra ha lasciato insoddisfatta la maggior parte degli osservatori.

Un passo in avanti è però stato fatto per il nucleare. Nel corso dei negoziati è stata infatti cancellata la proposta di escludere l’energia nucleare dalle tecnologie adottabili dai singoli Paesi per ridurre le emissioni di CO2.
Di conseguenza i Paesi in via di sviluppo possono ora includere la realizzazione di progetti elettronucleari nella lista di iniziative contro il riscaldamento globale da inviare alla United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC).

Il passo successivo dovrebbe essere l’inclusione dell’energia nucleare nei meccanismi flessibili previsti per la fase 2 (post 2012) del protocollo di Kyoto. Cioè i “Meccanismi di sviluppo pulito” (CDM – Clean Development Mechanism) e quelli di “Impegno congiunto” (JI – Joint Implementation).
Le decisioni al riguardo sono state rinviate alle riunioni successive, previste a Bonn il prossimo giugno e, soprattutto, a Città del Messico, dove si terrà il nuovo summit mondiale sul clima nel dicembre 2010.

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