sabato 13 marzo 2010

Si può essere intelligenti e filonucleari anche a sinistra. Come Margherita Hack

Che vi devo dire. A me la Hack piace. Sarà perchè sorride sempre, sarà perchè è consapevole che il tempo passa per tutti e sa accettarlo, sarà perchè non l'ho mai sentita dire una cosa non condivisibile, a me la Margherita astrofisica nazionale piace davvero.
Anche in questi giorni, con le elezioni regionali che la vedono candidata della Federazione della Sinistra, non si smentisce.

Quelli della Federazione della Sinistra rappresentano il movimento più antinucleare. Ed è ovvio che si lustrino l'immagine ricordando ad ogni piè sospinto che le loro liste annoverano la Hack.
Finora sono riusciti a non dire mai esplicitamente che anche lei condivide le posizioni antinucleari, ma sotto sotto ci provano.
Guardate le loro dichiarazioni. Cominciano quasi sempre con l'annuncio che «sarà l'astrofisica Margherita Hack a guidare la lista dei candidati della Federazione della Sinistra nel Lazio alle prossime regionali», poi passano ad altro, sempre precisando, però, che la Federazione ha sottoscritto con la Bonino un accordo «su alcuni punti programmatici condivisi, tra i quali il no al nucleare». Dal che si potrebbe dedurre che anche la Hack si è convertita a questa fede.

Invece, lei rimane la persona intelligente che è. Nelle sue dichiarazioni politiche parla di necessità di difendere la Costituzione, di moralità politica, di sostegno ai lavoratori e molto alto. Mai di nucleare, come è giusto che faccia per non dare adito a polemiche strumentali e per disciplina politica in questo momento preelettorale. Ma tutte le volte che deve rispondere a domande dirette (Si o no al nucleare?) non si tira indietro e continua a ripetere che «La soluzione dei problemi energetici italiani non può prescindere dalla costruzione delle centrali nucleari».

Perchè allora l'impegno in una lista antinucleare? Perchè la Hack è scevra da posizioni ideologiche e - giustamente - ritiene che un singolo argomento non debba condizionare tutte le convinzioni politiche. Si può essere di sinistra e filonucleari. Anzi - aggiungo io - proprio a sinistra si dovrebbe essere maggiormente filonucleari, come una persona per bene, informata e intelligente qual è la Hack dimostra.

Potete facilmente trovare in rete le più recenti dichiarazioni filonucleari di Margherita.
Qui sotto riporto una sua dichiarazione del settembre 2008, che è un pochino più articolata, pur rimanendo non un testo ponderato a lungo, ma una veloce dichiarazione verbale.

«Penso che l’apertura delle centrali nucleari in Italia sia una vera e propria necessità. È da parecchio tempo, infatti, che compriamo l’energia nucleare dalla Francia e dalla Slovenia. Se dovesse verificarsi un incidente nucleare in una zona confinante con l’Italia, saremmo i primi a subirne le conseguenze: siamo quindi soggetti agli stessi rischi che corrono i Paesi che producono questo tipo di energia, ma dobbiamo pagare per ottenerla. C’è da dire, poi, che le centrali nucleari di oggi sono molto più sicure di quelle di una volta: in una centrale moderna, un incidente potrebbe verificarsi solo a causa di una disattenzione umana e non certo a causa di guasti nell’impianto, riducendo molto le possibilità di rischio effettivo.
«Il nucleare, quindi, è una necessità, non c’è via di scampo. Il petrolio, infatti, va esaurendosi, mentre le energie rinnovabili possono dare un contributo enorme, ma non sufficiente a soddisfare tutti i nostri bisogni… a meno, naturalmente, che non accettiamo di ridurre il consumo di energia, modificando il nostro modo di vivere attuale.

«Certo, il nucleare dà vita al problema delle scorie: queste ultime possono impiegare migliaia e migliaia di anni prima di perdere del tutto la loro radioattività e quindi vengono sotterrate in profonde miniere. A questo proposito, mi sembra di aver letto che il maggior esperto in proposito, Carlo Rubbia, ha suggerito l’utilizzo del torio o di altri minerali radioattivi caratterizzati da una vita media molto più breve di quella dell’uranio, che è di qualche miliardo d’anni. L’utilizzo del nucleare, però, dovrebbe senz’altro essere accompagnato da un netto incremento del ricorso alle energie alternative! Le energie eoliche si sfruttano ancora troppo poco, ma quello su cui si dovrebbe puntare in Italia è senza dubbio l’energia solare. Bisognerebbe prendere esempio dalla Svezia, che la utilizza molto più di noi! L’utilizzazione in massa dei pannelli solari darebbe un grosso contributo per risolvere il problema del riscaldamento e dell’acqua calda. Secondo me, come per legge tutti i nuovi edifici devono avere un certo numero di posti macchina, così, sempre per legge, dovrebbero disporre obbligatoriamente anche di pannelli solari.

«Ci tengo a sottolineare, infine, che ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a non aggravare il problema energetico con qualche piccola attenzione nella vita di ogni giorno. Io ci tengo molto al risparmio energetico: ho solo lampadine a basso consumo e faccio lavatrici a pieno carico. L’energia si può risparmiare a partire da qualche accortezza in casa. Bisognerebbe fare la raccolta differenziata e spegnere le luci quando non servono. Si dovrebbe stare attenti non riscaldare in maniera eccessiva la casa: durante l’inverno, diciotto gradi sono più che sufficienti per stare bene! Si potrebbe limitare un po’ l’abuso di tanti elettrodomestici che si utilizzano in continuazione. Se si deve sostituire un frigorifero si dovrebbe sceglierne uno nuovo a basso consumo e magari bisognerebbe stare attenti ad usare le lavatrici di notte, in modo da ridurre un po’ l’affollamento. Insomma, si dovrebbe utilizzare l’energia solo quando serve: è nell’interesse di tutti».

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